Nel 1987 iniziai un percorso di psicoterapia per il desiderio di star meglio con me stessa, con gli altri e per conoscermi in profondità.
Successivamente, la curiosità e l’interesse per gli aspetti psicologici della persona mi hanno condotto ad arricchire le mie conoscenze.
L’interesse si è trasformato con il tempo in passione e in professione.
Credo profondamente che ciascuno di noi possa migliorare la qualità della propria vita attraverso un percorso psicoterapeutico.
Momenti della vita stressanti, situazioni di stallo nella vita reale o interiore possono generare difficoltà e malessere. Sintomi come l’ansia o la difficoltà di relazione possono prendere il sopravvento.
Sentirsi incompresi e chiudersi nel proprio mondo emotivo sono segnali di disagio che non possono essere trascurati.
La decisione di chiedere aiuto ad un professionista è già un primo passo verso la guarigione.
Il dialogo e la relazione con un esperto, conducono alla comprensione di sé e al miglioramento della qualità della propria esistenza.
Accoglienza, sentirsi ascoltati da una persona esperta, comprensione del proprio disagio in un ambiente protetto, sono strumenti efficaci e sani per superare un momento di crisi.
Una delle paure più diffuse è quella d’incorrere nella dipendenza dal terapeuta e dalla terapia.
Oltre che raggiungere una buona conoscenza di se stessi, Il fine di ogni lavoro psicologico o psicoterapeutico è individuarsi, trovare il proprio ritmo di vita e un proprio spazio interno ed esterno nel mondo e, conseguentemente, essere autonomi.
E’ proprio il processo terapeutico che fornisce gli strumenti per poter star bene, non più isolati, nel piacere della relazione con se stessi, con l’altro e con gli altri senza esserne dipendenti.
Amici e parenti sono coinvolti nella relazione affettiva e non sono adeguatamente formati per poter sostenere un processo di guarigione. Come tutti noi, sono presi dai loro problemi di vita, alcuni dei quali coinvolgono anche chi chiede aiuto. Possono ascoltare e consigliare ma non garantiscono il superamento delle difficoltà e soprattutto non possono garantire la realizzazione dei progetti più profondi.
Certamente rivolgersi ad un professionista significa corrispondergli una parcella proporzionale alle sue capacità professionali, ma quanto spendiamo della nostra vita in difficoltà relazionali, lavorative e, a volte, nella cura di malattie organiche che possono derivare dallo stato in cui viviamo? Il lavoro terapeutico è sicuramente un investimento su se stessi, è un viaggio alla conoscenza di sé che migliora la qualità della vita e quindi, sul lungo periodo, ci fa risparmiare anche economicamente.
Articolo a cura della
Dr.ssa Dott.ssa Francesca Zoppi
Psicologa Psicoterapeuta a Roma e Nettuno
Psicologa Psicoterapeuta
Partita IVA 11231881001
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio col n. 17319 dal 20/10/2009