Dipendere da una sostanza o da un comportamento vuol dire ricercare continuamente il piacere o il sollievo attraverso l’assunzione di quella sostanza agire quello specifico comportamento, perdendo conseguentemente l’equilibrio psichico.
Dal punto di vista degli effetti è utile suddividere la dipendenza in dipendenza fisica (alterato stato biologico, superabile con facilità ) e dipendenza psichica (alterato stato psichico e comportamentale, superabile con interventi terapeutici lunghi e coinvolgenti i nuclei familiari).
Nella pratica clinica, la dipendenza da una sostanza è collegata all’uso compulsivo e continuativo di una sostanza tossica, al fine di sperimentarne i suoi effetti piacevoli psicofisici o di evitare a tutti i costi il malessere causato dalla sua privazione: sindrome di astinenza.
La compulsività conduce ad assumere la sostanza in dosi sempre maggiori, perché fisiologicamente il fisico si abitua a quella sostanza e, per risperimentare piacere, è necessario aumentare le dosi. Si è creata cioè assuefazione a quella sostanza, che conseguentemente innalza il livello di tolleranza.
Tossicodipendenza, alcolismo e tabagismo sono le possibili espressioni di una sindrome di dipendenza da sostanza.
Tale sindrome è caratterizzata dall’impossibilità di frenare, a causa della compulsività, l’attuazione del comportamento di assunzione della sostanza.
Si manifesta con un crescendo di tensione ed eccitamento, con una sensazione di piacere e sollievo durante l’assunzione della sostanza e una conseguente successiva percezione di perdita di controllo, che conduce nuovamente a ricercare e assumere la sostanza. Questo meccanismo viene ogni volta ripetuto nonostante la percezione fisica e psichica dell’insorgere di conseguenze negative.
Sebbene le dipendenze principali e più conosciute siano quelle relative alle droghe, esiste un altro gruppo di dipendenze legate a oggetti o attività non chimiche.
Ad oggi, sempre più di frequente, il termine “dipendenza” viene utilizzato con riferimento a sintomatologie derivanti dalla ripetizione di attività per lo più socialmente accettate, che non implicano l’assunzione di alcuna sostanza chimica. Nelle nuove dipendenze, l’oggetto in discussione è un comportamento ripetitivo e compulsivo che, nella maggior parte dei casi, non implica un’attività illecita o socialmente poco accettabile.
Le Dipendenze Comportamentali (da alcuni chiamate in Italia New Addictions) sono la sindrome da shopping compulsivo, la dipendenza da internet (dipendenza da sesso virtuale, chat dipendenza, net-compulsion - abuso di casinò virtuali, commercio elettronico, trading on line, partecipazione ad aste on line, dipendenza - giochi virtuali, giochi di ruolo - ), le dipendenze relazionali e affettive, la dipendenza da lavoro e da studio, i disturbi alimentari ed il gioco d’azzardo patologico (GAP).
Il sesso, il cibo, gli acquisti, il gioco, il computer, internet e la televisione sono elementi necessari, piacevoli, utili e di svago nella nostra società e soprattutto legali. Purtroppo talvolta smettono di svolgere la loro funzione sana e schiavizzano l’essere umano provocando gravissime conseguenze.
In questi casi, a causa della compulsività, il comportamento patologico assorbe totalmente il soggetto e diviene il fulcro della sua vita.
Le dipendenze da comportamento sono tra i massimi rappresentanti della psicopatologia moderna e postmoderna, conseguenza dell’agio, dell’abbondanza ed espressione della parte malata dei modelli della civiltà occidentale.
Articolo a cura della
Dr.ssa Dott.ssa Francesca Zoppi
Psicologa Psicoterapeuta a Roma e Nettuno
Psicologa Psicoterapeuta
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Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio col n. 17319 dal 20/10/2009