L’amore è un sano desiderio dell’essere umano, ingrediente necessario per un sano sviluppo affettivo, psicologico e corporeo.
L’essere umano è in qualche misura dipendente dagli altri e dall’ambiente.
Anche In una coppia, col trascorrere del tempo, si creano abitudini e modalità che portano i partner ad una sorta di dipendenza dell’uno rispetto all’altro.
A volte questa dipendenza dall’altro può arrivare a forme estreme e diventare una vera e propria patologia.
L’attuale società consente apparentemente una ricerca di una relazione affettiva e amorosa libera da preconcetti e tabù, basata sul benessere e sulla reciprocità. In realtà possiamo vedere un gran numero di rapporti instabili, basati sul bisogno dell’altro e sulla sottomissione di un partner alla volontà dell’altro, piuttosto che sul desiderio e sulla progettualità comune.
Quando in una relazione affettiva manca la reciprocità, si crea una relazione a senso unico che conduce a stress, malessere psicologico e disagio.
L’amore, se in questi casi si può chiamare tale, può diventa come una droga, “fa male”, “sto male” ma “non ne posso fare a meno”.
Non è possibile farne a meno anche se lo stare insieme causa un forte disagio.
Se non è possibile allontanarsi, anche per un breve periodo, o separarsi da un partner che causa un forte disagio; se il malessere che causa la sensazione di stare soli è più forte del grande disagio che proviamo nello stare in coppia, allora ci troviamo in una condizione di “Dipendenza affettiva”.
Rivolgersi ad uno psicologo può aiutare a definire meglio la situazione affettiva e a sostenere un’eventuale separazione o breve allontanamento.
Articolo a cura della
Dr.ssa Dott.ssa Francesca Zoppi
Psicologa Psicoterapeuta a Roma e Nettuno
Psicologa Psicoterapeuta
Partita IVA 11231881001
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lazio col n. 17319 dal 20/10/2009